Impact For Nonprofits

A tutti i partecipanti di Timeraiser viene data l’opportunità di guadagnare un’opera d’arte offrendo il proprio tempo, anziché i propri soldi. Tempo, da impiegare a favore di una buona causa come lavoro volontario presso una locale organizzazione non profit. In questo modo, alla gratificazione per l’opera vinta, si aggiunge quella per un’esperienza di qualità al servizio della propria comunità.

Scopri di seguito i profili delle 12 organizzazioni non profit che parteciperanno alla prima edizione europea di Timeraiser, in programma a Padova il prossimo 26 ottobre.

ALICE per i DCA

L’associazione ALICE per i D.C.A. è nata nel 2006 dal bisogno di un gruppo di genitori di pazienti affetti da Disturbi dell’Alimentazione (DA) ), di confrontarsi e chiedere cure adeguate e complete  per i loro cari

MIMOSA ODV

Opera dal 1996 nell’ambito dell’integrazione sociale delle persone in stato di disagio con particolare attenzione all’immigrazione, alla tratta e allo sfruttamento sessuale, alle situazioni di indigenza e svantaggio sociale

Eligere APS

L’associazione Eligere nasce nel 2018 dagli esiti di un percorso formativo su bullismo e cyberbullismo portato avanti tra i banchi di scuola di un Istituto Superiore. Eligere è una parola latina che significa “scegliere

Popoli Insieme ODV

Servizi di accoglienza e accompagnamento ai rifugiati e ai richiedenti asilo del territorio di Padova e attività di sensibilizzazione nelle scuole e alla cittadinanza

Volontari Amici degli Anziani

Svolge un servizio di assistenza qualificato, volontario e gratuito a favore di persone anziane auto e non autosufficienti, di persone disabili e di persone in condizioni di disagio

Circolo Nadir

Inaugurato nel marzo 2017 con l’intento di creare un luogo di aggregazione aperto a tutti e dare una risposta concreta ai bisogni diffusi di una società disgregata

Corti a Ponte APS

L’attività primaria dell’associazione “Corti a Ponte” è l’organizzazione di un festival internazionale di cortometraggi nelle prime due settimane di Maggio

Diaconia Valdese

Per lo sviluppo dei Corridoi Umanitari, progetto concepito e realizzato dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e dalla Comunità di Sant’Egidio

DOMNA APS

Nata dall’unione di un gruppo di 23 donne, professioniste in diversi settori, l’associazione offre supporto e attività alle famiglie, agli anziani, ai bambini

Team for children

Fondata nel 2009 a Padova, dove collabora con i medici del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale

Associazione DOWN DADI

Da sempre, 2 obiettivi: la difesa dei diritti della persona, qualunque essa sia e la cura della salute

Fondazione Celeghin

La Fondazione nasce con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare progetti di ricerca scientifica sui tumori cerebrali

PILLOLE DAI NOSTRI VOLONTARI

SofiaNuova volontaria

L’impatto iniziale con il mondo della casa di riposo non è stato dei più semplici: ci sono ospiti molto anziani o comunque molto debilitati, che spesso non parlano neppure, qualcuno che fa polemica, che non ha voglia di stare lì ad ascoltarti, qualcuno diffidente. Ma ci sono anche perle preziose, come le signore che ti sorridono appena ti vedono, che ti stringono le mani affettuosamente, che ti chiedono perché non torni spesso a trovarle.

RobertaIl futuro

Quando una ragazzina che potrebbe odiarti perché la costringi a lavorare ti manda invece dei meme in chat, vuol dire che qualcosa ha funzionato. Purtroppo abbiamo dovuto interrompere i contatti per via dell'epidemia, ma spero di ritrovarla quando tornerò, per vedere se qualcosa è cambiato e se vogliamo cambiare qualcos'altro insieme. E spero di trovare altri accolti e accolte a cui poter dare una mano in qualche modo!

FrancescaUn luogo di cui voler far parte

Quello che più di tutto mi sta lasciando quest'esperienza è la capacità di non giudicare dalla copertina, di trattare chiunque come persone indipendentemente da tutto ma in quanto esseri umani e la collaborazione tra giovani che riesce a creare un posto dove poter fare comunità.

RobertaNuova volontaria

Mi chiamo Roberta, ho quasi quarant'anni e non avevo mai fatto volontariato, anche se ci avevo pensato spesso. Un giorno, spulciando tra gli eventi culturali di Padova, ho notato l'asta di beneficenza organizzata da Timeraiser. Uno dei quadri in esposizione ritraeva una ragazza che assomigliava molto a una mia amica, così ho deciso di partecipare per poterglielo regalare.
L'asta non l'ho vinta, ma mi ero ormai abituata all'idea che sarei andata a fare volontariato e così...eccomi a Mimosa.

SofiaRicevo per il doppio di quanto do

Come tanto volontariato, anche quello che sto facendo si sta rivelando un dono che ricevo per il doppio di quanto do. L'asta non l'ho vinta, ma mi ero ormai abituata all'idea che sarei andata a fare volontariato e così...eccomi a Mimosa.

FrancescaNuova volontaria

Il nadir è un posto di cultura e comunità che regala ore di serenità a chiunque entri, dove c'è collaborazione e aiuto reciproco anche quando succede un disguido.

SofiaUna vita piena di sorrisi

Ci sono quelli che aspettano il momento della lettura, dello svago, delle chiacchiere, c’è chi si commuove al ricordo dei genitori, chi termina a memoria la filastrocca che sto leggendo a un certo punto del libro, chi si perde nelle parti descrittive e paesaggistiche pensando ai suoi tempi. I sorrisi.
Ci sono loro, come sarò anche io. Ci sono i loro sorrisi, i loro “grazie”. Per aver semplicemente dedicato loro un po’ di tempo.

RobertaInsegnare

Ho messo a disposizione l'unica cosa che so fare: insegnare.
Abbiamo fatto alcuni tentativi per scoprire chi potevo aiutare. Ho portato O. a vedere una mostra, ho trascorso del tempo con M. per farlo parlare il più possibile in italiano, ho passato dei pomeriggi e un paio di sere con tutti gli accolti e le accolte per vedere se qualcuno o qualcuna voleva approfittare del mio tempo, ma alla fine il mio “scopo” nell'associazione è stato affiancare A. nello studio.

RobertaOltre il volontariato

A. è una ragazza estremamente intelligente e sveglia ma che, come si dice nell'ambiente, “non si applica”. Il mio compito era obbligarla a sedersi alla scrivania e a studiare per più di cinque minuti di fila. L'ho aiutata a capire i passaggi più ostici dei libri di testo, l'ho obbligata a studiare anche in mia assenza, ma soprattutto ho cercato di insegnarle un metodo che le sia utile per sempre. Finché facevamo questo, abbiamo finito per chiacchierare, scherzare, andare a farci un giro in centro, mandarci messaggi su Whatsapp.